My Way, appunto. Letteralmente: la mia strada. Che è diversa, perché ogni scelta determina e rende sempre più personale e chiaro il proprio modo di essere. Un’identità forte, rispecchiata anche nello stesso logo: due segni grafici identici all’apparenza, ma che seguono direzioni opposte, ribaltate. My Way: due elementi divisi da una linea tratteggiata, che prende spunto dalla segnaletica stradale e vuole evidenziare la diversità e la libertà con cui ognuno può decidere quale strada prendere.
Perché è questa l’idea che fa da scenario alla collezione. Ovvero, diversificarsi da ciò che è classico, abitudinario per creare nuove regole e soluzioni. Uno spirito giovane, perché questo è il pubblico maschile e femminile cui il marchio si rivolge. L’indirizzo è preciso: soddisfare le esigenze e i gusti di una clientela che sta al passo con i tempi, desiderosa di indossare una montatura leggera, colorata e con particolari finiture di pregio. Una gamma di 40 modelli, ideati da un designer italiano che si occupa esclusivamente di My Way. E che fa del colore la parola chiave di ogni collezione. Per ottenerne una vasta gamma, il materiale che più si presta a giochi di trasparenze e accostamenti coraggiosi e innovativi è l’acetato.
"Si usano gli specchi per guardarsi il viso, e si usa l’arte per guardarsi l’anima."
- George Bernard Shaw -